Nel buio del letargico autunno novembrino,
germina l’Aurora che diventerà prima luce.

Nel silenzio nebbioso s’ode una musica lontana,
che avanzando verso di noi porta con sè una gioia rinnovata.

Nella nebbia del tempo, riappare ancora una volta il Padre degli Dei,
in forma di cigno iperboreo, sceso dai Monti Ripei fino al mediterraneo.

Dio Padre ama Leda e da essa nascono i gemelli guerrieri,
Castore e Polluce, i Dioscuri, gli Ashvin dei fratelli d’oriente,
i gemelli Alcis della Tradizione nordica.

Gli Dei sorridenti, ancora una volta,
inviano il segno della loro benevola vicinanza agli uomini degni del loro amore e della loro presenza. A noi tocca ricambiare il gesto divino,
continuando la guerra per l’Ordine e la Giustizia, per l’Onore e la Virtù.

Quod bonum faustum felix fortunatumque sit.

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