Il vortice d’aria fredda che viene dalle terre lontane,
accarezza la Bretagna turchese e piovosa,
e le corde dell’arpa vibrano mosse dalla brezza.
La spirale del vento ed i suoi cerchi sferzanti,
viaggiando toccano le Alpi immobili e severe,
volano sui Colli Fatali dove tutto ebbe un nuovo inizio,
per poggiarsi sul ventre delle Sirene di pietra.
Il turbine si sposta ad est e poi ad ovest,
cucciolo di lupo che cerca la madre Europa,
frullando i sapori dei mari e delle foreste,
offrendoci il frutto dei muschi e delle scogliere.
Beviamo il nettare della terra dei padri,
ricordando l’origine dei fratelli del tuono,
folgori del mondo che tutto possono illuminare.
I figli dell’aria sognano la casa dei primordi,
che non fu né a nord né ad est,
ma nel Cieli siderei degli Dei della Luce,
che lasciammo cavalcando la Via Lattea,
per approdare al centro del nostro cuore…

Francesco Di Marte

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